Massaggio linfodrenante: cos’è, benefici e controindicazioni

Massaggio drenante al collo

Il massaggio linfodrenante è una tecnica di massaggio che negli ultimi anni sta spopolando, vuoi per la costante evoluzione delle tecniche estetiche a cui si aggiunge l’incessante crescita del settore. 

Sempre più persone, infatti, riconoscono i benefici che questo trattamento apporta alla circolazione sanguigna, al sistema neurovegetativo e al sistema corporeo di per sé. 

Sono tantissimi i benefici del linfodrenaggio, un massaggio manuale dalle svariate potenzialità. 

Che aspetti? Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere!

Massaggio linfodrenante: cos’è 

Il linfodrenaggio fu sperimentato per la prima volta negli anni ’30 per mano del fisioterapista Emil Vodder e di sua moglie Estrid, i quali perfezionarono la tecnica introdotta dal dottor Alexander Von Winiwarter, arrivando all’odierna tecnica di linfodrenaggio Vodder.

Oggi, si ricorre a questa tecnica per favorire il drenaggio, la circolazione linfatica e l’espulsione dei liquidi linfatici dai tessuti. Ma nello specifico come si esegue?

I movimenti eseguiti dal massaggiatore o dal fisioterapista seguono il percorso del flusso linfatico esercitando una pressione sempre più intensa nelle zone interessate. In questa maniera la linfa viene indirizzata verso i gangli linfatici con l’obiettivo di migliorare la circolazione e conferire un aumento di benessere.

Al momento, i metodi più utilizzati sono due: il metodo Voder e il metodo Leduc. Entrambi, tuttavia, si basano su dei principi essenziali nonostante si differenzino per le manipolazioni eseguite. Il massaggio deve cominciare dalla zona prossimale e i muscoli del paziente devono essere sempre rilassati. Il massaggio, inoltre, deve essere totalmente indolore e dopo il trattamento è d’obbligo un riposo di almeno 15-20 minuti.

Massaggio linfodrenante alla testa

Massaggio linfodrenante: benefici

La tecnica manuale del linfodrenaggio è una metodologia che punta al miglioramento della circolazione linfatica, svolgendo tre principali azioni benefiche:

  1. Drena e favorisce l’eliminazione dei liquidi;
  2. Rilassa le fibre muscolari;
  3. Introduce i leucociti e le immunoglobine nel circolo ematico

Un massaggio linfodrenante efficace e correttamente eseguito dovrebbe combinare tutti i punti appena elencati, ma indubbiamente il principale beneficio che un massaggio linfodrenante dovrebbe apportare è rappresentato dall’eliminazione, o comunque dalla riduzione, dei ristagni di linfa e dall’attenuazione dei sintomi o dei disturbi che ne possono conseguire.

In particolare, il massaggio linfodrenante è utile per contrastare il gonfiore e l’edema che tipicamente si manifestano quando la circolazione linfatica non ha raggiunto uno stadio ottimale.

In alcuni casi lo svolgimento di un massaggio linfodrenante potrebbe apportare benefici anche a livello muscolare e mentale, esercitando un’azione rilassante globale.

Gli usi in ambito terapeutico e in medicina estetica

C’è da dire che massaggio linfodrenante può essere utilizzato sia in ambito terapeutico che nel campo dell’estetica. Nel primo caso si utilizza in particolar modo il linfodrenaggio come trattamento adiuvante in presenza di una scarsa o rallentata circolazione linfatica, ad esempio nel caso di un trattamento del linfedema; difatti, le manovre effettuate sul paziente durante una seduta sono utili per alleviare i sintomi tipicamente causati da questa condizione fisica.

Nella medicina estetica, invece, il ricorso al massaggio linfodrenante può essere consigliato per prevenire e contrastare il ristagno di liquidi in pazienti reduci da interventi di chirurgia estetica, come la liposuzione  o la liposcultura o perlopiù come trattamento adiuvante contro gli inestetismi della cellulite e come un momento rilassante. Il linfodrenaggio manuale è spesso affiancato a quello meccanico della pressoterapia, ma è preferibile il metodo classico poiché la tolleranza e tono dell’adipe possono essere sperimentati soltanto dal contatto con mani dei massaggiatori esperti.

A differenza di ciò che si potrebbe pensare, il linfodrenaggio, non è controindicato nelle donne in gravidanza, anzi è spesso consigliato per contrastare l’accumulo di liquidi che spesso aumentano durante il periodo di gestazione.

Vuoi sapere quali sono le controindicazioni del massaggio linfodrenante? Scopriamolo insieme.

Tecnica di massaggio linfodrenante

Massaggio linfodrenante: controindicazioni

Abbiamo finora parlato dei benefici del linfodrenaggio, ma chiaramente come per ogni cosa ci sono anche i contro.Tra le diverse controindicazioni ci sono:

  • Presenza di alterazioni della pressione sanguigna, come nel caso di ipotensione e ipertensione;
  • Disturbi e patologie cardiache;
  • Malati oncologici;
  • Infezioni in atto;
  • Disturbi asmatici;
  • Presenza di infezioni, infiammazioni, ustioni o altri disturbi cutanei localizzati nell’area in cui deve essere effettuato il massaggio.

Proprio per questo, prima di cominciare le sedute, è necessaria una visita medica specialistica, così da scartare eventuali situazioni che potrebbero portare a delle controindicazioni.

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